Il corso offre un quadro d’insieme dell’antropologia culturale, illustrandone metodo, teoria e linguaggi. L’intento non è tanto quello di privilegiare una storia degli studi o di proporre una tradizionale esposizione tematica, quanto quello di affrontare la materia focalizzando i nodi problematici e le categorie interpretative che rendono l’antropologia culturale uno strumento di riflessione fondamentale ed avanzato per la comprensione delle complessità del mondo contemporaneo, visto che ad una crescente globalizzazione dell’economia e delle comunicazioni si accompagna e si contrappone il moltiplicarsi delle differenze e delle divisioni culturali, lasciando svolgere al conflitto etnico un ruolo decisivo nella rivendicazione delle identità individuali e collettive e nei processi di significazione e ri-significazione. Argomenti trattati: i fondamenti, la storia e i metodi delle discipline demo-etno-antropologiche; la razza, la cultura, l’etnia; l’etnocentrismo, il relativismo, i diritti umani, l’etnocentrismo critico; la ricerca sul campo e l’evoluzione dei metodi etnografici; i paradigmi teorici e la comprensione, l’interpretazione, la restituzione dell’esperienza antropologica; il folklore, la cultura popolare, la cultura di massa; temi e problemi di un’antropologia applicata del/nel contemporaneo attraverso un’etnografia del consumo culturale; corpo, salute, malattia; tempo, memoria, storia; il dono fra economia e antropologia; le culture globali e locali; spazio, luogo città; guerra, violenza e genocidio.
L’approfondimento monografico inquadra alcune attività espressive di un contesto regionale, dove negli ultimi anni si registra una enfatizzazione di riti e tradizioni riferiti al passato. Ma è realmente così oppure si tratta di retoriche politiche? Come approfondire la difficile questione dei significati? Le tecniche scientifiche di rilevamento e documentazione ministeriale dei beni demo-etno-antropologici non hanno una funzione partecipativa, popolare e culturale nel senso ampio del termine. Tuttavia, all’epoca della società liquida, le nuove cornici normative e operative da oltre dieci anni indicano alle cosiddette “comunità di eredità” il percorso dell’analisi partecipativa delle loro attività espressive e dei loro significati politici, al fine di una riflessione congiunta e di una comunicazione più responsabile e trasparente dell’identità culturale. Temi trattati: memoria, rito, festa, tradizione; la tradizione come processo dinamico; il rilevamento sul terreno e gli studi demo-etno-antropologici; storia e patrimonializzazione; costume, festa e rito al tempo della modernità liquida; le rievocazioni storiche come democratizzazione del passato; l’uso politico delle tradizioni; inversione della tradizione, ri-tradizionalizzazione, patrimonializzazione; la dimensione interdisciplinare del patrimonio culturale intangibile; istituzioni, normative, strumenti di salvaguardia del patrimonio culturale intangibile e applicazioni sperimentali.
Modulo Istituzionale: Le principali teorie dell’antropologia culturale
Obiettivi formativi
Conoscere i principali temi e apparati concettuali che fondano la disciplina. Acquisire competenze volte a favorire la comunicazione fra differenti realtà socio-culturali in un’ottica di relazione, mediazione e individuazione dei valori condivisi. Analizzare pluralismi e dinamismi espressivi di livello locale/globale. Osservare le attività espressive di un contesto, esponendone le funzioni politiche, relazionali e sociali. Analizzare i processi culturali, superando l’immagine semplificante che vuole per ogni luogo un solo significato, una sola identità. Padroneggiare la nuova categoria operativa e progettuale del Patrimonio Culturale Immateriale.
Contenuti
Il corso offre un quadro d’insieme dell’antropologia culturale, illustrandone metodo, teoria e linguaggi. L’intento non è tanto quello di privilegiare una storia degli studi o di proporre una tradizionale esposizione tematica, quanto quello di affrontare la materia focalizzando i nodi problematici e le categorie interpretative che rendono l’antropologia culturale uno strumento di riflessione fondamentale ed avanzato per la comprensione delle complessità del mondo contemporaneo, visto che ad una crescente globalizzazione dell’economia e delle comunicazioni si accompagna e si contrappone il moltiplicarsi delle differenze e delle divisioni culturali, lasciando svolgere al conflitto etnico un ruolo decisivo nella rivendicazione delle identità individuali e collettive e nei processi di significazione e ri-significazione. Argomenti trattati: i fondamenti, la storia e i metodi delle discipline demo-etno-antropologiche; la razza, la cultura, l’etnia; l’etnocentrismo, il relativismo, i diritti umani, l’etnocentrismo critico; la ricerca sul campo e l’evoluzione dei metodi etnografici; i paradigmi teorici e la comprensione, l’interpretazione, la restituzione dell’esperienza antropologica; il folklore, la cultura popolare, la cultura di massa; temi e problemi di un’antropologia applicata del/nel contemporaneo attraverso un’etnografia del consumo culturale; corpo, salute, malattia; tempo, memoria, storia; il dono fra economia e antropologia; le culture globali e locali; spazio, luogo città; guerra, violenza e genocidio.
Modulo di Approfondimento: Attività espressive e politiche culturali
L’approfondimento monografico inquadra alcune attività espressive di un contesto regionale, dove negli ultimi anni si registra una enfatizzazione di riti e tradizioni riferiti al passato. Ma è realmente così oppure si tratta di retoriche politiche? Come approfondire la difficile questione dei significati? Le tecniche scientifiche di rilevamento e documentazione ministeriale dei beni demo-etno-antropologici non hanno una funzione partecipativa, popolare e culturale nel senso ampio del termine. Tuttavia, all’epoca della società liquida, le nuove cornici normative e operative da oltre dieci anni indicano alle cosiddette “comunità di eredità” il percorso dell’analisi partecipativa delle loro attività espressive e dei loro significati politici, al fine di una riflessione congiunta e di una comunicazione più responsabile e trasparente dell’identità culturale. Temi trattati: memoria, rito, festa, tradizione; la tradizione come processo dinamico; il rilevamento sul terreno e gli studi demo-etno-antropologici; storia e patrimonializzazione; costume, festa e rito al tempo della modernità liquida; le rievocazioni storiche come democratizzazione del passato; l’uso politico delle tradizioni; inversione della tradizione, ri-tradizionalizzazione, patrimonializzazione; la dimensione interdisciplinare del patrimonio culturale intangibile; istituzioni, normative, strumenti di salvaguardia del patrimonio culturale intangibile e applicazioni sperimentali.
Materiale bibliografico
Fabio Dei, Antropologia Culturale, Il Mulino, Bologna 2012 o edizioni successive (anche online su Pandoracampus).
Lia Giancristofaro, Il ritorno della tradizione. Feste, propaganda, diritti culturali in un contesto dell’Italia Centrale, Roma, CISU, 2017.
Verifica finale: Esame orale. La docente si riserva di utilizzare la modalità di verifica attraverso prove scritte.
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