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  • Lingua Insegnamento:
    ITALIANO 
  • Testi di riferimento:

    Il professore cercherà di fornire dispense di tutte le lezioni, che distribuirà via mailing list a tutti gli iscritti. Oltre ad esse (che avranno scopo di appoggio alle spiegazioni orali, e su cui si dialogherà all’esame), la bibliografia è costituita da:

    libri di consultazione utili durante le lezioni per comprendere le spiegazioni del professore, ma su cui NON verterà l’esame:

    un qualunque manuale per i Licei di storia della filosofia antica;
    una qualunque traduzione completa delle Storie di Erodoto e de La guerra del Peloponneso di Tucidide: si consiglia Erodoto-Tucidide, Le storie – La guerra del Peloponneso, a cura di C. Moreschini e D. Musti, Rizzoli (BUR);
    una qualunque traduzione completa delle tragedie greche: si consiglia AA.VV., I tragici greci: Eschilo, Sofocle, Euripide, Newton Compton (collana: i Mammut).

    Bibliografia da portare all’esame:


    M. Vegetti, L’etica degli antichi, Laterza, 1998.

    Una traduzione di una singola tragedia greca da concordare col docente. 
  • Obiettivi formativi:

    Giungere a comprendere le principali differenze e i principali punti di contatto tra etica antica ed etiche successive.
    Capire i riusi del pensiero etico antico nel pensiero contemporaneo.
    Comprendere il tipo di problematizzazione del destino e del’azione umana che è messo in scena dalla tragedia greca e nella storiografia classica.
     
  • Prerequisiti:

    Familiarità coi principali metodi della storiografia (come acquisiti nella scuola secondaria). Familiarità con le procedure di astrazione e generalizzazione (come acquisite dalla scuola secondaria).
    Desiderio di entrare in mondi concettuali e in idee morali diverse dalle nostre. 
  • Metodi didattici:

    Lezione frontale: è possibile che il docente riesca a fornire alla classe i testi delle lezioni, volta per volta, con l’anticipo almeno di un giorno. Commento di testi antichi. Confronto tra testi antichi. Confronto tra testi antichi, moderni e contemporanei.
    Dibattito aperto tra allievi, col docente a moderare, o tra docente e allievi. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:

    Esame orale: verifica dei contenuti; discussione maieutica sui concetti.
    Se necessario, test scritto a risposte chiuse e/o aperte 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:


Partendo da Omero, ed esaminando poi le trame di alcune famose tragedie attiche e i lavori degli storici, studieremo i modi in cui il pensiero greco arcaico e classico ha elaborato la questione del rapporto tra agenzialità (dell’individuo e della comunità) e destino.


Nello stesso periodo in cui la tragedia greca problematizza il destino del singolo essere umano, la storiografia affronta un analogo percorso circa i destini delle collettività.
Nel corso cercheremo di entrare nello sguardo di alcune tragedie per capire come, nelle loro trame e intrecci, la sfasatura tra intenzioni e conoscenze porti all’errore e all’esito eticamente o politicamente tragico. Dopo di che, confronteremo il pensiero dei tragici con quello degli storiografici per cercare di cogliere alcune affinità e differenze tra la finzione scenica dei primi e singoli episodi di quella che i secondi ritennero essere realtà storica.
Il corso è diviso in due parti: una parte generale, in cui si fornirà un breve inquadramento storico del pensiero etico antico, indispensabile sia per comprendere i successivi sviluppi del pensiero etico occidentale sia per capire la seconda parte del corso; e una parte monografica, dedicata alla problematizzazione dell’agenzialità umana, e dunque della responsabilità, individuale e collettiva, condotta da tragici e storiografi.

PARTE GENERALE (7 LEZIONI):
Breve introduzione sull’organizzazione politica ed economica degli stati greci. L’individuo greco tra controllo comunitario e iniziativa individuale. Il concetto di “Fato” come chiave di volta delle idee greche sulla vita umana. Fato e autonomia dell’individuo.
L’etica e la politologia di Omero. L’etica e la politologia di Esiodo. L’etica individualistica dell’epoca dei lirici greci. L’etica aristocratica del tempo di Pindaro. Erodoto
Il dibattito socio-politico dell’Atene di V sec. a.C. Tucidide. La sofistica
Socrate e l’intellettualismo etico. Platone e la morale dell’individuo: moderare e difendere l’intellettualismo etico. La teoria socio-politica di Platone: l’organicismo statale
Aristotele e l’uomo come animale sociale. Rilevanza della teoria dell’azione di Aristotele per l’enucleazione della teoria della responsabilità alla base del pensiero giuridico romano e occidentale
Epicureismo. Stoicismo. Cinismo. Il problema della schiavitù. Rapporti del pensiero etico, giuridico e politico romano con la filosofia greca
Gestire la diversità: il pensiero politico romano alla prova della varietà dei costumi dei popoli dell’Impero. L’ingresso di idee sulla natura umana provenienti dal Medio Oriente: la novità delle sette e delle confraternite; il caso particolare del Cristianesimo. Esiti finali del pensiero etico antico

PARTE DI LAVORO SUI TESTI (LEZIONI 8 e SS.):
Introduzione alla tragedia
Esame dalla trama dei Sette contro Tebe di Eschilo
Esame della trama dell’Orestea di Eschilo
Esame della trama dell’Edipo re di Sofocle
Il pensiero di Erodoto
Il pensiero di Tucidide

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