• Edizioni di altri A.A.:
  • 2015/2016
  • 2016/2017
  • 2017/2018
  • 2018/2019
  • 2019/2020
  • 2020/2021
  • 2021/2022
  • 2022/2023
  • 2023/2024
  • 2024/2025

  • Lingua Insegnamento:
    italiano 
  • Testi di riferimento:
    Fabio Dei, Antropologia Culturale, Il Mulino, Bologna 2012 o edizioni successive (anche online su Pandoracampus).

    Lia Giancristofaro, Il ritorno della tradizione. Feste, propaganda, diritti culturali in un contesto dell’Italia Centrale, Roma, CISU, 2017. 
  • Obiettivi formativi:
    Conoscere i principali temi e apparati concettuali che fondano la disciplina. Acquisire competenze volte a favorire la comunicazione fra differenti realtà socio-culturali in un’ottica di relazione, mediazione e individuazione dei valori condivisi. Analizzare pluralismi e dinamismi espressivi di livello locale/globale. Osservare le attività espressive di un contesto, esponendone le funzioni politiche, relazionali e sociali. Analizzare i processi culturali, superando l’immagine semplificante che vuole per ogni luogo un solo significato, una sola identità 
  • Prerequisiti:
    Nessuno. 
  • Metodi didattici:
    Lezioni frontali (38 ore), cui si aggiungono circa 70 ore di studio autonomo. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    Esame orale. La docente si riserva di utilizzare la modalità di verifica attraverso prove scritte. 
  • Sostenibilità:
     

Il corso offre un quadro d’insieme dell’antropologia culturale, illustrandone metodo, teoria e linguaggi. L’intento non è tanto quello di privilegiare una storia degli studi o di proporre una tradizionale esposizione tematica, quanto quello di affrontare la materia focalizzando i nodi problematici e le categorie interpretative che rendono l’antropologia culturale uno strumento di riflessione fondamentale ed avanzato per la comprensione delle complessità del mondo contemporaneo, visto che ad una crescente globalizzazione dell’economia e delle comunicazioni si accompagna e si contrappone il moltiplicarsi delle differenze e delle divisioni culturali, lasciando svolgere al conflitto etnico un ruolo decisivo nella rivendicazione delle identità individuali e collettive e nei processi di significazione e ri-significazione. Argomenti trattati: i fondamenti, la storia e i metodi delle discipline demo-etno-antropologiche; la razza, la cultura, l’etnia; l’etnocentrismo, il relativismo, i diritti umani, l’etnocentrismo critico; la ricerca sul campo e l’evoluzione dei metodi etnografici; i paradigmi teorici e la comprensione, l’interpretazione, la restituzione dell’esperienza antropologica; il folklore, la cultura popolare, la cultura di massa; temi e problemi di un’antropologia applicata del/nel contemporaneo attraverso un’etnografia del consumo culturale; corpo, salute, malattia; tempo, memoria, storia; il dono fra economia e antropologia; le culture globali e locali; spazio, luogo città; guerra, violenza e genocidio.
L’approfondimento monografico inquadra alcune attività espressive di un contesto regionale, dove negli ultimi anni si registra una enfatizzazione di riti e tradizioni riferiti al passato. Ma è realmente così oppure si tratta di retoriche politiche? Come approfondire la difficile questione dei significati? Le tecniche scientifiche di rilevamento e documentazione ministeriale dei beni demo-etno-antropologici non hanno una funzione partecipativa, popolare e culturale nel senso ampio del termine. Tuttavia, all’epoca della società liquida, le nuove cornici normative e operative da oltre dieci anni indicano alle cosiddette “comunità di eredità” il percorso dell’analisi partecipativa delle loro attività espressive e dei loro significati politici, al fine di una riflessione congiunta e di una comunicazione più responsabile e trasparente dell’identità culturale. Temi trattati: memoria, rito, festa, tradizione; la tradizione come processo dinamico; il rilevamento sul terreno e gli studi demo-etno-antropologici; storia e patrimonializzazione; costume, festa e rito al tempo della modernità liquida; le rievocazioni storiche come democratizzazione del passato; l’uso politico delle tradizioni; inversione della tradizione, ri-tradizionalizzazione, patrimonializzazione; la dimensione interdisciplinare del patrimonio culturale intangibile; istituzioni, normative, strumenti di salvaguardia del patrimonio culturale intangibile e applicazioni sperimentali.

Modulo Istituzionale: Le principali teorie dell’antropologia culturale

Obiettivi formativi
Conoscere i principali temi e apparati concettuali che fondano la disciplina. Acquisire competenze volte a favorire la comunicazione fra differenti realtà socio-culturali in un’ottica di relazione, mediazione e individuazione dei valori condivisi. Analizzare pluralismi e dinamismi espressivi di livello locale/globale. Osservare le attività espressive di un contesto, esponendone le funzioni politiche, relazionali e sociali. Analizzare i processi culturali, superando l’immagine semplificante che vuole per ogni luogo un solo significato, una sola identità. Padroneggiare la nuova categoria operativa e progettuale del Patrimonio Culturale Immateriale.

Contenuti
Il corso offre un quadro d’insieme dell’antropologia culturale, illustrandone metodo, teoria e linguaggi. L’intento non è tanto quello di privilegiare una storia degli studi o di proporre una tradizionale esposizione tematica, quanto quello di affrontare la materia focalizzando i nodi problematici e le categorie interpretative che rendono l’antropologia culturale uno strumento di riflessione fondamentale ed avanzato per la comprensione delle complessità del mondo contemporaneo, visto che ad una crescente globalizzazione dell’economia e delle comunicazioni si accompagna e si contrappone il moltiplicarsi delle differenze e delle divisioni culturali, lasciando svolgere al conflitto etnico un ruolo decisivo nella rivendicazione delle identità individuali e collettive e nei processi di significazione e ri-significazione. Argomenti trattati: i fondamenti, la storia e i metodi delle discipline demo-etno-antropologiche; la razza, la cultura, l’etnia; l’etnocentrismo, il relativismo, i diritti umani, l’etnocentrismo critico; la ricerca sul campo e l’evoluzione dei metodi etnografici; i paradigmi teorici e la comprensione, l’interpretazione, la restituzione dell’esperienza antropologica; il folklore, la cultura popolare, la cultura di massa; temi e problemi di un’antropologia applicata del/nel contemporaneo attraverso un’etnografia del consumo culturale; corpo, salute, malattia; tempo, memoria, storia; il dono fra economia e antropologia; le culture globali e locali; spazio, luogo città; guerra, violenza e genocidio.

Modulo di Approfondimento: Attività espressive e politiche culturali
L’approfondimento monografico inquadra alcune attività espressive di un contesto regionale, dove negli ultimi anni si registra una enfatizzazione di riti e tradizioni riferiti al passato. Ma è realmente così oppure si tratta di retoriche politiche? Come approfondire la difficile questione dei significati? Le tecniche scientifiche di rilevamento e documentazione ministeriale dei beni demo-etno-antropologici non hanno una funzione partecipativa, popolare e culturale nel senso ampio del termine. Tuttavia, all’epoca della società liquida, le nuove cornici normative e operative da oltre dieci anni indicano alle cosiddette “comunità di eredità” il percorso dell’analisi partecipativa delle loro attività espressive e dei loro significati politici, al fine di una riflessione congiunta e di una comunicazione più responsabile e trasparente dell’identità culturale. Temi trattati: memoria, rito, festa, tradizione; la tradizione come processo dinamico; il rilevamento sul terreno e gli studi demo-etno-antropologici; storia e patrimonializzazione; costume, festa e rito al tempo della modernità liquida; le rievocazioni storiche come democratizzazione del passato; l’uso politico delle tradizioni; inversione della tradizione, ri-tradizionalizzazione, patrimonializzazione; la dimensione interdisciplinare del patrimonio culturale intangibile; istituzioni, normative, strumenti di salvaguardia del patrimonio culturale intangibile e applicazioni sperimentali.

Materiale bibliografico

Fabio Dei, Antropologia Culturale, Il Mulino, Bologna 2012 o edizioni successive (anche online su Pandoracampus).
Lia Giancristofaro, Il ritorno della tradizione. Feste, propaganda, diritti culturali in un contesto dell’Italia Centrale, Roma, CISU, 2017.


Verifica finale: Esame orale. La docente si riserva di utilizzare la modalità di verifica attraverso prove scritte.

Avvisi

Nessun avviso in evidenza

Documenti

Nessun documento in evidenza

Scopri cosa vuol dire essere dell'Ud'A

SEDE DI CHIETI
Via dei Vestini,31
Centralino 0871.3551

SEDE DI PESCARA
Viale Pindaro,42
Centralino 085.45371

email: info@unich.it
PEC: ateneo@pec.unich.it
Partita IVA 01335970693

icona Facebook   icona Twitter

icona Youtube   icona Instagram